Parole di Vita n. 78

25 Novembre / 8 Dicembre 2024
Ventiquattresima Domenica dopo Pentecoste
Tredicesima Domenica di Luca
Ieromartire Clemente di Roma

Versione pdf: 078 paroledivita

Apolytikion della Domenica
Tono settimo

Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle miròfore, e ai tuoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.

Letture liturgiche

AL MATTUTINO
Evangelo aurorale secondo (Marco 16, 1-8)

ALLA LITURGIA

Apostolo:

Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (2, 14-22)
Fratelli, Cristo è la nostra pace, lui che di due popoli fece una sola unità abbattendo il muro divisorio, annullando nella sua carne l’inimicizia – la legge dei dogmatici precetti – per creare in se stesso, dei due popoli, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare con Dio entrambi – in un solo corpo – mediante la croce, dopo aver ucciso in se stesso l’inimicizia. E venne per evangelizzare la pace a voi, i lontani, e pace ai vicini, perché, per suo mezzo, entrambi abbiamo libero accesso al Padre in un solo Spirito. Così dunque non siete più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni edificio cresce in armoniosa disposizione come tempio santo nel Signore; in lui anche voi siete incorporati nella costruzione come dimora di Dio nello Spirito.

Evangelo della tredicesima domenica di Luca

Evangelo secondo Luca (18, 18-27)

In quel tempo un uomo, per metterlo alla prova, chiese a Gesù: “Maestro buono, che debbo fare per ereditare la vita eterna?” Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e la madre”. Egli allora disse: “Tutto ciò l’ho osservato fin dalla giovinezza”. Gesù ascoltò, e gli disse: “Ancora ti manca una cosa sola: vendi tutti quel che hai, distribuisci ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi”. Ma quello, udito ciò, diventò molto triste perché era molto ricco. Gesù, vedendo ch’era diventato molto triste, disse: “Quant’è difficile per chi ha beni entrare nel regno di Dio! E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”. Quelli che ascoltavano dissero: “Ma allora chi può salvarsi?” Egli allora disse: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *