Parole di Vita n. 8

15 / 28 Maggio 2023 – Settima Domenica di Pasqua
Domenica dei Padri del Primo Concilio Ecumenico

I Santi di questo giorno: San Pacomio il Grande, fondatore del monachesimo cenobita.

Versione pdf A5: 008 paroledivita

Versione pdf A4: 008 paroledivita-A4


In questo numero:
Letture Liturgiche
Vita di San Pacomio il Grande

Tu sei piú che glorioso, o Cristo Dio nostro, tu che hai stabilito come astri sulla terra i padri nostri, e per mezzo loro ci hai guidati tutti alla vera fede: o tu che sei pieno di ogni compassione, gloria a te.
(Apolytikion di questa Domenica)


LETTURE LITURGICHE

AL MATTUTINO
Evangelo aurorale decimo (Giovanni 21, 1-14)

ALLA LITURGIA
Apostolo:
Lettura degli Atti degli apostoli (Atti 20, 16-18. 28-36)

In quei giorni Paolo aveva deciso di navigare al largo di Efeso perché non gli capitasse di perdere tempo in Asia: si affrettava, per quanto gli era possibile, per essere a Gerusalemme per il giorno di Pentecoste. Da Mileto mandò a chiamare subito a Efeso i presbiteri della Chiesa. Quando essi giunsero disse loro: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come sorveglianti a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue. Io so che dopo la mia partenza verranno lupi crudeli nei vostri confronti, che non risparmieranno il gregge; perfino di mezzo a voi sorgeranno uomini che diranno cose perverse per trascinare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato di esortare fra le lacrime ciascuno di voi. Ed ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia che ha il potere di edificare e di concedere l’eredità con tutti i santificati. Non ho desiderato né argento, né oro, né la veste di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho dimostrato che lavorando così si devono soccorrere i deboli, ricordandoci delle parole del Signore Gesù, che disse: È più beato dare che ricevere!» Detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono in un gran pianto e gettandosi al collo di Paolo lo baciavano, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.

Evangelo
Dal Vangelo secondo Giovanni (Giovanni 17, 1-13)

In quel tempo Gesù alzò gli occhi al cielo e disse: «Padre, è giunta l’ora: glorifica il Figlio tuo affinché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere vivente, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami presso di te, con la gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e hanno conosciuto veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te, Padre santo: custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, affinché siano uno, come noi. Quand’ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro si è perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in loro la pienezza della mia gioia.»


Vita del santo nostro padre Pacomio il grande

San Pacomio, detto il Grande, nacque in Egitto, da genitori pagani, sul finire del III secolo. Inizialmente divenne soldato, ma presto le virtù che aveva ammirato nei Cristiani lo condussero alla fede e divenne così discepolo di un eremita di nome Palamone.
Dopo dieci anni di lotte ascetiche, San Pacomio si addentrò nel deserto e si fermò presso le rovine di quello che era stato il villaggio di Tabennisi. Qui udì una voce che gli ordinava di fondare in quel luogo un monastero. Il Santo ne parlò col suo anziano, ed entrambi giunsero alla conclusione che quelle parole erano un comando di Dio.

Si stabilirono quindi a Tabennisi e costruirono una piccola cella monastica. Il santo anziano Palamone benedisse la fondazione del monastero e ne predisse la futura gloria. Qualche tempo dopo l’anziano morì. Un angelo di Dio apparve quindi a San Pacomio sotto forma di un monaco dal Grande Abito e gli consegnò una Regola di vita monastica. Presto venne anche il fratello maggiore di San Pacomio, Giovanni, e si stabilì lì con lui. Il Santo sopportò molte tentazioni e assalti da parte del Nemico, ma resistette a tutte le tentazioni con la sua preghiera e perseveranza.

Tali furono le sue virtù che Tabennesi si riempì di asceti e quindi di monasteri, di cui egli divenne guida. San Pacomio, oltre ad essere stato il primo a scrivere una regola di vita monastica, è considerato il fondatore della vita cenobitica in Egitto.

Poco prima della sua morte, c’erano già otto monasteri che seguivano la sua regola, con diverse centinaia di monaci; dopo la sua morte, questo numero crebbe enormemente con la diffusione dall’Egitto alla Palestina, fino al deserto della Giudea, alla Siria, al Nord Africa e, infine, all’Europa occidentale. San Pacomio è anche considerato il primo monaco ad aver utilizzato un kombosckini.

Si tramanda, tra le altre cose, che fosse in grado di parlare miracolosamente la lingua greca e quella latina, benché non le avesse mai studiate.

Egli rimase Igumeno per circa quarant’anni. Quando si ammalò, chiamò i monaci, li rafforzò nella fede e nominò il suo successore, per poi addormentarsi nel Signore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *