10 / 23 Luglio 2023 – Settima Domenica dopo Pentecoste – Settima di Matteo
Memoria del Santi 45 Martiri di Nicopoli e del venerabile Antonio delle Grotte di Kiev.
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In questo numero:
– Letture Liturgiche
– La guarigione dei due ciechi. Dal Commento del Beato Teofilatto al Vangelo secondo Matteo
Le potenze angeliche si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.
(Apolytikion del sesto tono)
LETTURE LITURGICHE
AL MATTUTINO
Evangelo aurorale settimo (Giovanni 20, 1-10)
ALLA LITURGIA
Apostolo:
Lettura dell’epistola di Paolo ai Romani (15, 1-7)
Fratelli, noi forti dobbiamo portare le infermità dei deboli e non piacere a noi stessi. Ciascuno di noi piaccia al prossimo nel bene, per l’edificazione. Cristo infatti non piacque a sé stesso, ma – com’è scritto – “gli oltraggi di quanti ti oltraggiano sono caduti su di me”. Quanto fu scritto un tempo, lo fu per nostra istruzione perché abbiamo la speranza, in virtù della pazienza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture. Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di pensare gli uni degli altri secondo Cristo Gesù, perché con una sola voce, unanimi, glorifichiate Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Accoglietevi perciò a vicenda, come Cristo vi ha accolto a gloria di Dio.
Evangelo
Dal Vangelo secondo Matteo (Matteo9, 27-35)
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano e gridando dicevano: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!» Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù dice loro: «Credete che io abbia il potere di farlo?» Gli rispondono: «Sì, Signore!» Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Guardate che nessuno lo sappia». Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione. Usciti costoro, gli presentarono un uomo muto, indemoniato. Cacciato il demonio, il muto parlò e la folla presa da stupore diceva: «Mai si è visto nulla di simile in Israele!» Ma i farisei dicevano: «Caccia i demoni per mezzo del principe dei demoni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità nel popolo.
Guarigione dei due ciechi
Commento alla pericope evangelica della settima Domenica di Matteo. (Matteo 9, 27-35)
Dal Commento al Vangelo secondo Matteo del Beato Teofilatto, Arcivescovo di Ochrid e Bulgaria
27. E mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano e gridando dicevano: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!» I ciechi rivolgevano a Dio le parole “abbi pietà”, ma come a un uomo, “o Figlio di Davide”. Perché era ben noto tra gli ebrei che il Messia sarebbe venuto dal seme di Davide.
28. Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù dice loro: «Credete che io abbia il potere di farlo?» Gli rispondono: «Sì, Signore!» Condusse i ciechi fino alla casa, per mostrare la loro fede incrollabile e condannare così i Giudei. Chiede loro se credono, mostrando che la fede può compiere ogni cosa.
29-30. Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Ha guarito in casa e in privato, per mostrarci come evitare la vanagloria. In tutto ciò che ha fatto ha insegnato l’umiltà.
30-31. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Guardate che nessuno lo sappia». Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione. Vedi l’umiltà di Cristo? Diffondono la sua fama per ringraziare, non per disobbedienza. Anche se in un altro luogo Cristo dice: “Andate e narrate la gloria di Dio” [Lc 8, 39], non c’è nulla di contraddittorio in questo. Perché vuole che non dicano nulla riguardo a lui, ma che parlino della gloria di Dio.
32-33. Usciti costoro, gli presentarono un uomo muto, indemoniato. Cacciato il demonio, il muto parlò. La malattia non era naturale, ma di origine demoniaca. Questo è il motivo per cui altri lo hanno portato innanzi. Lui stesso non poteva invocare Gesù, perché il demonio gli aveva legato la lingua. Perciò Gesù non esige da lui la fede, ma subito lo guarisce scacciando il demonio che gli aveva impedito di parlare. E la folla presa da stupore diceva: «Mai si è visto nulla di simile in Israele!» La moltitudine si meravigliava, ponendo Cristo anche al di sopra dei profeti e dei patriarchi. Perché aveva guarito con autorità, a differenza di quelli che prima dovevano pregare. Ma vediamo cosa dissero i farisei.
34. Ma i farisei dicevano: «Caccia i demoni per mezzo del principe dei demoni». Queste parole sono il massimo della stupidità, perché nessun demone scaccia altri demoni. Ma supponiamo che scacciasse i demoni come uno che serviva il principe dei demoni, cioè come un mago. Come avrebbe fatto a guarire le malattie, perdonare i peccati e predicare il Regno? Perché il demone fa esattamente l’opposto: porta malattie e separa l’uomo da Dio.
35. Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità nel popolo. Come amante degli uomini, non attese che venissero a lui, ma andò stesso tutt’intorno. Quindi nessuno poteva dire come scusa che “nessuno ci ha insegnato”. Li attira a sé con parole e azioni, insegnando e operando meraviglie.