17 Febbraio / 2 Marzo 2025
Domenica “dei latticini”
Si fa memoria della cacciata dal Paradiso Terrestre
Santo Megalomartire Teodoro di Tiro
Versione pdf: 089 paroledivita
IN QUESTO NUMERO
– Letture liturgiche
– Prima del digiuno di San Giovanni di Shanghai e San Francisco
Apolytikion della Domenica
(tono terzo)
Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dai morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.
Letture liturgiche
AL MATTUTINO
Evangelo aurorale terzo (Marco 16 9-20)
ALLA LITURGIA
Apostolo
Lettura dell’epistola di Paolo ai Romani (13, 11 – 14, 4)
Fratelli, adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno si è avvicinato. Gettiamo via dunque le opere delle tenebre, indossiamo invece le armi della luce. Camminiamo con onestà, come di giorno, non con bagordi e ubriachezze, né a letto e con dissolutezze, né con contesa e gelosia. Vestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per gli impulsi sfrenati. Accogliete chi è debole nella fede, senza giudicare le opinioni. Qualcuno crede di mangiare tutto, qualcuno che è debole mangia legumi. Chi mangia, non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi chi mangia: lo ha accolto Dio. Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Per il proprio padrone sta dritto o cade. Ma starà dritto: infatti può farlo stare dritto Dio.
Evangelo
secondo Matteo (6, 14-21)
Disse il Signore: «Se voi rimettete agli uomini le loro cadute, rimetterà anche a voi il vostro Padre celeste, ma se voi non perdonate agli uomini le loro colpe, neppure il vostro Padre perdonerà le vostre colpe. Quando digiunate, non siate d’aspetto triste come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per apparire agli uomini che digiunano. In verità vi dico, hanno ricevuto il loro salario. Quando digiuni, ungiti la testa e lavati la faccia, per non apparire agli uomini che digiuni, ma solo al Padre tuo che è nel segreto. E il tuo Padre che vede nel segreto, ti ricompenserà all’aperto. Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine deforma e dove i ladri sfondano e rubano. Accumulate piuttosto per voi tesori nel cielo, dove la tignola e la ruggine non deforma, e dove i ladri non sfondano e non rubano; perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.»
Prima del digiuno
Di San Giovanni di Shanghai e San Francisco
Le porte del pentimento si stanno aprendo, la Grande Quaresima sta per avere inizio. Ogni anno si ripete, e ogni volta ci porta grandi benefici se la trascorriamo nel modo corretto. La Grande Quaresima è preparazione per la vita futura, mentre nel breve termine è preparazione per la Luminosa Resurrezione.
Proprio come in un alto edificio la scala è costruita in modo da rendere più facile la salita verso i piani più alti, così lo sono i gradini che si percorrono in vari giorni dell’anno per la nostra elevazione e ascesa spirituale.
I giorni della Quaresima e della Santa Pasqua sono proprio questi.
Con la Grande Quaresima siamo purificati dalla contaminazione del peccato e nella Santa Pasqua sentiamo la beatitudine della venuta del Regno di Cristo. Quando un uomo scala un’alta montagna, cerca di liberarsi di tutto il peso in eccesso. Meno si è gravati, più facile è per lui scalare e più in alto può ascendere.
Quindi, per ascendere spiritualmente, dobbiamo prima di tutto liberarci dai fardelli del peccato. Essi vengono rimossi da noi attraverso il pentimento, alla inalienabile condizione che noi stessi gettiamo via da noi stessi ogni inimicizia e perdoniamo chiunque consideriamo colpevole davanti a noi. Allora saluteremo la Luminosa Resurrezione di Cristo purificati e perdonati.
Qual è il prezioso dono di Dio che riceviamo alla conclusione del nostro combattimento quaresimale ? Ce lo dicono i primi inni che iniziano il canto quotidiano della stichirà quaresimale: «così si darà a noi in cibo, nella sacra e luminosa notte della risurrezione, l’agnello di Dio, la vittima offerta per noi, che si è comunicata agli apostoli la sera del mistero.»
Comunione del Corpo e del Sangue del Cristo Risorto nella vita eterna: questo è l’obiettivo dei santi Quaranta Giorni. Non riceviamo la Comunione solo a Pasqua. Al contrario, coloro che ricevono la Comunione a Pasqua sono coloro che si sono preparati, si sono confessati e hanno ricevuto la Comunione durante la Grande Quaresima. Proprio prima della Pasqua stessa non c’è l’opportunità di confessarsi bene e completamente: il tempo e i sacerdoti sono troppo occupati con i servizi della Settimana Santa. Pertanto, dobbiamo prepararci per questo in anticipo.
Ogni Comunione dei Misteri di Cristo è unione con Cristo stesso, ed è salvifica per noi. Perché la Comunione nella notte della Santa Pasqua è così significativa? Perché allora ci viene dato di sentire in modo speciale il Regno di Cristo. Siamo allora particolarmente illuminati dalla Luce Eterna e rafforzati per l’ascesa spirituale.
Quel dono insostituibile di Cristo è un bene incomparabile. Nessuno si privi di questa gioia, correndo a mangiare carne e altri pasti invece di affrettarsi a ricevere la Comunione. Allora la nostra partecipazione ai Santi Misteri ci preparerà alla festa nel Regno eterno di Dio.