24 Febbraio / 9 Marzo 2025
Prima Domenica dei digiuni
Domenica dell’Ortodossia
Ritrovamento del prezioso capo del Precursore
Versione pdf: 090 paroledivita
IN QUESTO NUMERO
– Letture liturgiche
– “Sulla Comunione dei Santi Misteri” di San Giovanni di Kronstadt
Apolytikion della Domenica
(tono quarto)
Appreso dall’angelo il radioso annuncio della risurrezione, e libere dalla sentenza data ai progenitori, le discepole del Signore dicevano fiere agli apostoli: È stata spogliata la morte, è risorto il Cristo Dio, per donare al mondo la grande misericordia.
Letture liturgiche
AL MATTUTINO
Evangelo aurorale quarto (Luca 24, 1-12)
ALLA LITURGIA
Apostolo
Lettura dell’epistola di Paolo agli Ebrei (11, 24-26. 32-40)
Fratelli, per fede Mosè, divenuto grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone, avendo scelto di essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che avere un temporaneo guadagno di peccato. Stimava ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto l’obbrobrio del Cristo, perché aveva lo sguardo fisso sulla ricompensa. E che dirò ancora? Mi mancherà il tempo per Gedeone, Barack, Sansone, Iefte, e anche per Samuele e per i profeti. Per mezzo della fede hanno abbattuto regni, hanno operato la giustizia, hanno conseguito le promesse, hanno chiuso la bocca dei leoni, hanno spento la potenza del fuoco, sono sfuggiti al filo delle lame, sono stati rinvigoriti dalla malattia, sono diventati forti in guerra, hanno messo in fuga le schiere degli stranieri, le donne hanno ricevuto dopo la risurrezione i loro morti. Altri invece furono torturati, non accettando la liberazione onde ottenere una risurrezione migliore. Altri provarono scherni e flagelli, catene e prigione. Furono presi a sassate, furono segati, morirono assassinati a coltellate, vagarono coperti con pelli di pecore e capre, bisognosi, afflitti, maltrattati – di loro il mondo non era degno! – errando nei deserti e sui monti, nelle grotte e nelle fenditure della terra. Tutti questi, pur avendo ricevuto testimonianza per mezzo della fede, non hanno ottenuto la promessa avendo Dio previsto per noi qualcosa di meglio, affinché non giungessero alla perfezione senza di noi.
Evangelo
secondo Giovanni (1, 44, 52)
In quel tempo Gesù volle partire per la Galilea; trova Filippo e gli dice: «Seguimi!» Filippo era di Betsaida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontra Natanaele e gli dice: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti; Gesù, il figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaele gli disse: «Da Nazaret può essere qualcosa di buono?» Filippo gli dice: «Vieni e vedi». Gesù, visto Natanaele che gli veniva incontro, dice di lui: «Ecco davvero un Israelita, in cui non c’è falsità». Natanaele gli dice: «Da dove mi conosci?» Gesù rispose e gli disse: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli risponde Natanaele: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei re d’Israele!» Rispose Gesù e gli disse: «Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico, credi? Vedrai cose più grandi di queste!» Poi gli dice: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».
Sulla Comunione dei Santi Misteri
di San Giovanni di Kronstadt
«Al Corpo di Cristo partecipate.
Della fonte immortale gustate.»
(Inno della Comunione)
In questo calice davanti a voi, o gregge che porta il nome di cristiani, giacciono il Corpo e il Sangue divini del nostro Signore Gesù Cristo, e vi siete preparati e avete confessato i vostri peccati per comunicare di questi Misteri santi, immortali e vivificanti. Per riceverli degnamente, è richiesto a ciascuno di noi di avere in primo luogo la fede semplice dei bambini, di ricevere, sotto forma di pane e vino, il Corpo e il Sangue purissimi del Salvatore; di ricevere il Salvatore stesso nelle vostre labbra e nei vostri cuori, di diventare un solo corpo e un solo sangue con Lui, un solo spirito, come è detto: “Poiché siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa” (Ef 5, 30); “chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui” (Giovanni 6, 56); e “chi è unito al Signore è un solo spirito con lui” (1 Corinzi 6:17); perché in questa particola del Corpo e del Sangue di Cristo-Dio che ricevi, si trova l’intero Gesù Cristo, come l’anima è nel corpo.
In secondo luogo, ti è richiesta una speranza perfetta e incrollabile nella misericordia del Signore, che Lui, come fuoco celeste, ti consumerà e purificherà dai tuoi peccati attraverso il suo sangue; ecco perché ognuno di noi, riconoscendo la sua indegnità di ricevere i divini Misteri, deve abbandonarsi completamente alla misericordia del Signore, affinché Lui stesso, attraverso la sua grazia, possa renderci degni di ricevere i santi Misteri. Che ogni persona abbia buona speranza e che nessuno esiti, o sia pusillanime o depresso, pensando alla propria attitudine al peccato e alla propria lascivia; tutti ricevono dal calice la misericordia del Maestro e il grande perdono, e la purificazione dei peccati. Semplicemente abbiate fede e speranza.
Terzo, è richiesto che i comunicanti abbiano un amore grande, ardente e angelico verso il Salvatore; ognuno di noi deve rispondere all’amore del Signore con amore: perché, dimmi, quanto è grande l’amore di Dio verso noi peccatori, in quanto Dio stesso si è incarnato per noi, ha sofferto, è morto ed è risorto, ci ha dato come cibo e bevanda il suo Corpo e Sangue divini, e attraverso questo si è unito a noi nella più stretta unione possibile, mescolandosi a noi, rendendoci partecipi della sua natura divina! Quale madre o padre ha mai amato i propri figli come il Signore ha amato noi? E per quale scopo il Signore si unisce a noi attraverso i santi Misteri? Per purificarci dalla contaminazione del peccato, rispetto alla quale non c’è nulla di più disgustoso o terribile; per trasmetterci la Sua santità, la Sua vita divina, la pace, la consolazione, la gioia, la leggerezza, la dolcezza, la libertà, di cui non c’è nulla di più prezioso o desiderabile al mondo; e una volta che siamo purificati dai nostri peccati, trasformati e rinnovati, per portarci con Sé nei cieli, alla vita eterna e alla beatitudine: perché nessuno può essere in paradiso con i propri peccati e passioni: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna”, dice il Signore, “e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Giovanni 6:54).
Pertanto, potendo comunicare con i Misteri divini, accendete i vostri cuori con l’amore per il Salvatore. O Spirito Santo, Paraclito, Tesoro dei beni, riversa il Tuo amore nei nostri cuori!
Quarto, è richiesto un cambiamento di cuore da parte vostra. Finora, molti di voi hanno amato il peccato, tutti si sono abbandonati al peccato volontariamente o involontariamente; ora facciano tutti ogni sforzo per odiarlo; perché il peccato è un prodotto del diavolo, è opposizione a Dio; ognuno cerchi di cambiare questo nel profondo della propria anima. Voi desiderate gustare il Corpo e il Sangue dell’Agnello divino, il mite e misericordioso Signore Gesù Cristo: siate voi stessi agnelli miti e misericordiosi, pazienti, obbedienti alla volontà di Dio, della Chiesa, dei vostri genitori, dei vostri superiori, degli anziani. Ricevete il Corpo e il Sangue del Salvatore, ed Egli è tutto amore, e ogni male e inimicizia gli sono ripugnanti: cerchiamo anche noi di vivere nell’amore reciproco; perdoniamoci le offese a vicenda, di non rendere male per male, o ingiuria per ingiuria. Avvicinatevi al Signore, il Re Celeste, che ci conduce tutti al cielo; cercate di contemplare le cose di lassù, cercate di acquisire costumi celesti; lasciate ogni passione per le cose terrene, che sono corruttibili e periture, che schiavizzano e rovinano l’anima; amate la vostra patria celeste, la celeste Gerusalemme, dove dimorano la Madre di Dio e i santi, e dove tutti noi dobbiamo sforzarci di andare. Lasciate ogni impurità e passione peccaminosa; ognuno mostri di essere cambiato in meglio, ognuno mostri un miglioramento; ognuno porti al Maestro qualsiasi frutto buono di buone opere; ognuno porti degni frutti di pentimento! O Signore! Trasformaci, rinnovaci Tu stesso!
Infine, affinché possiamo conservare questi doni celesti, il Corpo e il Sangue purissimi di Cristo, in quinto luogo ci è richiesto di prestare attenzione a noi stessi, ai nostri pensieri, al nostro cuore, a tutti i suoi sentimenti e inclinazioni, frenando i suoi desideri e le sue aspirazioni al peccato. Dobbiamo anche astenerci dal cibo e dalle bevande, dobbiamo astenerci dalle chiacchiere oziose, dal linguaggio scurrile, dai giuramenti e da ogni menzogna; in una parola, dovete proteggervi da tutto ciò che è contrario a Cristo, il Salvatore delle nostre anime. Ricordate che attraverso la comunione il Signore vi deifica, vi rende divini; cercate di vivere in modo divino, in tutta santità, verità e giustizia. Siete figli di Cristo e di Dio: quale tipo di vita si addice ai figli di Dio?
Il Signore conceda a tutti voi di ricevere degnamente e fruttuosamente i divini Misteri. “Perché chi mangia e beve” il Corpo e il Sangue divini “indegnamente, mangia e beve la propria condanna” (1 Cor 11, 29), dice l’apostolo Paolo. Pertanto, accostiamoci con fede e amore, affinché possiamo essere partecipi della vita eterna. Amen.