Parole di Vita n. 95

21 Aprile / 4 Maggio 2025
Terza Domenica di Pasqua
Domenica delle Mirofore

Sante Marta e Maria di Betania
Santo Ieromartire Gennaro di Benevento

Versione pdf: 095 paroledivita

In questo numero:
– Letture liturgiche
-Omelia sulle donne Mirofore di San Giovanni di Shanghai e San Francisco

Apolytikion di questa Domenica
(tono secondo)

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.

Letture liturgiche

AL MATTUTINO

Evangelo aurorale terzo (Marco 16 9-20)

ALLA LITURGIA

Apostolos
Lettura degli Atti degli apostoli (Atti 6, 1-7)
In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, fra gli Ellenisti ci fu mormorio contro gli Ebrei, perché nel quotidiano servizio venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono la moltitudine dei discepoli e dissero: “Non si può accettare che noi abbandoniamo la parola di Dio per il servizio delle mense. Fratelli, prendete dunque in esame sette uomini tra di voi di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, che stabiliremo per questo bisogno. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della parola”. Il discorso piacque a tutti e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenas e Nicola, un prosèlito di Antiochia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani. La parola di Dio cresceva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli a Gerusalemme; anche un gran numero di sacerdoti obbediva alla fede.

 

Evangelo
Dal Vangelo secondo Marco 15, 43 – 16, 8
In quel tempo venne Giuseppe di Arimatea, nobile Consigliere che aspettava anche lui il regno di Dio. Fattosi coraggio, andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che già fosse morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da molto tempo. Informato dal centurione, donò il cadavere a Giuseppe.
Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù, lo avvolse nel lenzuolo e lo depose nel sepolcro che era scavato nella roccia; poi fece rotolare una pietra sull’entrata del sepolcro. Intanto Maria Maddalena e Maria madre di Iose stavano a osservare dove veniva deposto. Trascorso il sabato, Maria Maddalena, Maria di Giacomo e Salome comprarono aromi per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: “Chi ci rotolerà via la pietra dall’entrata del sepolcro?” Ma, guardando in su, videro che la pietra era stata rotolata via, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, rivestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E` risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”. Esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro piene di timore e spavento, e non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.


Omelia sulle donne Mirofore

Di San Giovanni di Shanghai e San Francisco

(Pronunciata a Shanghai nel 1936)

Quando Cristo fu condannato a morte da Pilato e portò la Sua croce al Golgota, molti Lo seguirono.

Tra Lui camminavano sia i nemici che i discepoli di Cristo . Tuttavia, la maggior parte di questi ultimi nascose la propria vicinanza a Cristo, e solo le donne piangevano e facevano lamenti apertamente per il loro Maestro. Pertanto, Cristo si rivolse solo a loro durante il Suo cammino verso il Golgota.
Anche dopo la crocifissione, i discepoli di Cristo non osarono avvicinarsi a Lui, tranne un vergine, Giovanni il Teologo. Ma le donne che vennero con Lui dalla Galilea, con la Sua Purissima Madre a capo, non Lo lasciarono neppure qui. Rimasero presso la Croce prima che Cristo consegnasse il Suo spirito al Padre Divino, e rimasero lì anche quando Egli pendeva senza vita sulla Croce.

Quando giunse la sera, Giuseppe di Arimatea, insieme a Nicodemo, ebbe il coraggio di chiedere a Pilato il corpo di Cristo e consegnarglielo per la sepoltura. Le donne rimasero spettatrici addolorate e se ne andarono solo quando la pietra fu rotolata contro la tomba e l’oscurità della notte iniziò ad avvicinarsi alla terra. Tuttavia, i loro cuori erano colmi di un tale amore per Cristo che, anche dopo aver lasciato la tomba, il loro pensiero erano con Lui. Poiché il corpo del Signore non fu unto con mirra profumata durante la sua frettolosa sepoltura, prepararono degli aromi per ungerlo con essi il giorno successivo. E mentre erano ancora nella profonda oscurità, tornarono alla tomba, ma non vi trovarono più ciò che cercavano.
Cristo era già risorto dai morti, come gli angeli seduti presso la tomba informarono le Mirofore. Ne diedero in fretta l’annuncio con gioia agli apostoli, anche se quasi non credevano ancora a ciò che avevano udito. All’inizio, anche gli apostoli furono presi da smarrimento. Ma lo smarrimento e il dolore presto cedettero il passo alla gioia.
Cristo apparve a coloro che lo piangevano, e prima di tutto alla Purissima Vergine Maria e alla Mirofora Maria Maddalena. Così, coloro che dimostrarono la massima devozione al Salvatore furono ricompensate per la loro lealtà, essendo le prime ad ascoltare la buona novella e le prime a vedere il Signore Risorto. Per mezzo di loro, le donne, fu annunciata all’umanità la gioia della Resurrezione e della salvezza eterna. Le donne, che si dedicano più al desiderio del cuore che ai giudizi della mente, spesso precedono il sesso maschile quando è richiesto un sacrificio nel servizio di Dio. Ed è comprensibile quindi perché furono proprio le donne ad assumersi il difficile compito di raccogliere fondi per la costruzione della Chiesa della Tuttasanta Deipara a Shanghai.

Tra pochi giorni usciranno per raccogliere tutte le donazioni possibili per il Giorno del Sacrificio, il giorno della memoria del Vescovo Simone, che portava il nome dell’Apostolo Simone lo Zelota. Possa il loro appello trovare risposta nel cuore del gregge ortodosso di Shanghai. Che l’arrivo delle addette alla raccolta ci ricordi che oggi è il giorno della gioia della Resurrezione, la gioia annunciata attraverso le donne. Chi può, faccia la sua donazione immediatamente; chi vuole pagare gradualmente, faccia un’iscrizione sul foglio.
Ricordiamo che donando al tempio, stiamo donando a Cristo, il quale, pur non avendo bisogno di nulla di materiale, non rifiutò di condividere il pasto offertogli dai discepoli che non lo riconobbero. Fu quando Egli accettò il loro cibo che i loro occhi si aprirono e riconobbero il Risorto (Lc 24,30-31).
Possa l’appello rivolto a noi da coloro che furono portatrici della gioia della Risurrezione che ha illuminato i cuori dei fedeli nel giorno di Pasqua, con le parole «Cristo è risorto», non rimanere inascoltato e infruttuoso: chiediamo di donare al tempio della Madre del Risorto!
Nella loro persona, Cristo stesso ci accoglierà, e il nostro cuore ci dirà: «È veramente risorto!»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *