Parole di Vita n. 39

1 / 14 Gennaio 2024
Circoncisione del Nostro Signore Gesù Cristo
San Basilio il Grande

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In questo numero:

– Letture Liturgiche
– La Festa della Circoncisione di nostro Signore Gesù Cristo. Umili commenti e suggerimenti


Apolytikion della Festa
(tono plaghio quarto)

Non si vergognò, il Dio di ogni bontà, di ricevere la circoncisione della carne, ma a tutti diede sé stesso quale modello ed esempio per la salvezza: l’autore della Legge adempie infatti i comandi della Legge e quanto a suo riguardo era stato annunciato dai profeti. O tu che tutto tieni in tua mano e sei avvolto in fasce, Signore, gloria a te.

Apolytikion di San Basilio
(tono primo)

Per tutta la terra è uscita la tua voce, poiché essa ha accolto la tua parola con la quale hai definito divine dottrine, hai illustrato la natura degli esseri, hai ordinato i costumi degli uomini. Regale sacerdozio, padre santo, prega il Cristo Dio perché ci doni la grande misericordia.

Apolytikion della Domenica
(tono grave)
Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle miròfore, e ai tuoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.


Letture liturgiche

AL MATTUTINO

Evangelo aurorale decimo (Giovanni 21, 1-14)
Evangelo aurorale per la Festa: Giovanni 10, 1-9

ALLA LITURGIA

Apostolo
Lettura dell’epistola di Paolo ai Colossesi (2, 8-12)
Fratelli, badate che nessuno vi catturi con la filosofia e il vuoto inganno della tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. In lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi siete ricolmi in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potestà. In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano d’uomo, mediante lo svelamento del corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con lui infatti siete stati sepolti insieme nell’immersione, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.

Evangelo
secondo Luca (2, 20-21. 40-52)
In quel tempo i pastori se ne tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quel avevano udito e visto, come era stato detto loro. E quando si compirono gli otto giorni per la circoncisione, gli fu dato il nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che lui fosse stato concepito nel grembo. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. I suoi genitori ogni anno andavano a Gerusalemme, per la festa di pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo l’usanza della festa. Finiti i giorni, nel ritornare, Gesù – fanciullo – rimase in Gerusalemme, senza saperlo i suoi genitori. Pensando che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di strada, poi lo cercavano tra i parenti e i conoscenti. Non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme in cerca di lui. Lo trovarono dopo tre giorni, seduto nel tempio in mezzo ai maestri, tanto ad ascoltarli quanto a interrogarli. Tutti quelli che lo udivano erano meravigliati della sua intelligenza e delle sue risposte. Al vederlo restarono sbigottiti e sua madre gli disse: “Figlio, perché a noi hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo!” Ma egli rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapete come è necessario che io sia nelle cose del Padre mio?” Essi però non compresero la parola che aveva detto loro. Egli scese con loro e venne a Nazaret, ed era loro sottomesso. Sua madre conservava tutte le parole in cuor suo. E Gesù cresceva in sapienza, in età e in grazia, davanti a Dio e davanti agli uomini.


La Festa della Circoncisione di nostro Signore Gesù Cristo

Umili commenti e suggerimenti

Il 1° gennaio, otto giorni dopo il Santo Natale di nostro Signore, celebriamo la sua Circoncisione, una delle feste del Signore, nella quale – secondo la tradizione ebraica – ricevette il nome di “Gesù”: «E quando si compirono gli otto giorni per la circoncisione, gli fu dato il nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che lui fosse stato concepito nel grembo» (Lc 2, 21).
I veri discendenti del Patriarca Abramo furono separati dalle altre nazioni dal segno della circoncisione (una prefigurazione del Battesimo: “la circoncisione non fatta da mano d’uomo” [Colossesi 2: 11 e ss]) e divennero così membra della comunità governata da Dio del Vecchio Testamento; cioè, mediante la circoncisione, entravano nel popolo eletto di Dio.
Cristo è ormai “nato sotto la legge”, conformandosi alle prescrizioni della Legge mosaica (Galati 4, 4) e “adempiendo” la Legge (Mt 3, 15), per elevare la Chiesa della Legge a una Chiesa di Grazia, in un nuovo «Israele di Dio» (cfr Galati 6,16), in un organismo divinoumano, nel Suo Corpo.
La Circoncisione di nostro Signore ha ispirato la nostra Santa Chiesa a istituire un’usanza bella e profondamente simbolica per i neonati dei cristiani: all’ottavo giorno, il sacerdote legge la “Preghiera per segnare un bambino che riceve un nome l’ottavo giorno dopo la sua nascita” (vedi il Piccolo Evchologion); in tal modo viene dato al bambino il primo “Sigillo” della Grazia: “Sia segnata la luce del tuo volto sul tuo servo (nome), e sia segnata la croce del tuo Figlio unigenito nel suo cuore e nei suoi pensieri…”
* * *
1) Sarebbe cosa degna se i genitori non trascurassero questa tradizione benedetta della nostra santissima Chiesa Ortodossa, affinché i bambini appena nati possano essere immediatamente “sigillati” in Cristo attraverso la benedizione di un Sacerdote.
2) E anche che i genitori decidano tempestivamente sul nome da dare al neonato; il nome del nostro Signore, “Gesù”, fu “dato” da un Angelo ancor prima che Cristo fosse concepito dallo Spirito Santo nel grembo immacolato della Deipara (Annunciazione: Luca 1, 31).
3) Una decisione tempestiva sul nome fa sì che il neonato abbia un proprio Santo che lo protegga fin dalla tenera età, e i genitori lo chiameranno subito con il suo nome di battesimo, evitando così la stranezza di chiamarlo “bambino” finché non sarà battezzato e illuminato.
4) Gli slavi ortodossi hanno la buona consuetudine di dare al bambino il nome del Santo che si festeggia nel giorno della sua nascita, per evitare attriti inutili ed insensati in famiglia; inoltre, questa pratica assicura che non ci siano Santi “dimenticati” o “scontenti”!
5) Il nome “Gesù”, che nostro Signore ha ricevuto durante la Sua Circoncisione, significa “Salvatore”; cioè, in greco, il nome di nostro Signore è “Sotir” [Salvatore] (Matteo 1, 21): “Infatti questo nome (Gesù), tradotto nella lingua greca, è reso ‘salvezza di Dio’; ‘Gesù’ si traduce quindi con ‘Sotir’ [‘Salvatore’]” (San Teofilatto, Patrologia Graeca, vol. CXXIII, col. 704AB).

Forse, quindi, tutti coloro che [tra i greci] sono chiamati “Sotirios” o “Sotiria” farebbero bene a celebrare i loro onomastici il 1° gennaio, in modo che la festa della Circoncisione diventi più familiare.

È veramente un peccato che il simbolismo profondo di questa Festa vada “perduto” nel “tumulto mondano” dei dodici giorni tra la Natività e la Teofania, e particolarmente nel giorno di Capodanno; perdendo anche l’occasione di entrare più profondamente nella “circoncisione non fatta da mano d’uomo” del nostro Santo Battesimo.

Da Aghios Kyprianos, n. 282 (gennaio-febbraio 1998), pp. 9-10.

 

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